La diffusione dei componenti
oleodinamici
in Italia

Negli ultimi anni si è assistito a una rapida crescita del settore di impiego dell'oleodinamica.
I dati parlano chiaro, e indicano l'Italia rientri tra i 5 maggiori produttori di fluidi oleodinamici del Vecchio Continente.

Parlare di oleodinamica significa fare riferimento alla produzione, installazione e manutenzione di componenti oleodinamiche. Sono coinvolti, inoltre, quei macchinari che sfruttano i fluidi per azionarsi. Il fluido tende ad essere immesso nel circuito idraulico per mezzo di una pompa, andando poi ad attivare il dispositivo.

Questo avviene attraverso la movimentazione di un motore idraulico, o di un martelletto. Rispetto ad altre tecnologie oggi esistenti, le componenti si caratterizzano per dimensioni e peso contenuto, riuscendo comunque a gestire senza problemi potenze elevate.

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L'importanza delle
valvole oleodinamiche

Perché il fluido sia perfettamente bilanciabile, e consenta ai macchinari di svolgere la propria azione in modo efficace, occorre la presenza di valvole idonee. Alle valvole oleodinamiche regolatrici di pressione, ad esempio, è assegnato il compito di regolare la pressione massima, evitando che risulti eccessiva. Altre valvole interrompono il passaggio di determinati flussi, o ne favoriscono il passaggio.

La già citata compattezza, unita alla semplicità costruttiva, rende le valvole oleodinamiche di controllo direzionali monoblocco la scelta ideale per minimizzare ingombro, peso e costi. Sono diffuse tra le attrezzature adibite al sollevamento, o nelle macchine da cantiere.
A completare le valvole monoblocco spesso sono valvole ausiliare di controllo di pressione o di regolazione del flusso. Altro componente cardine è il selettore. Grazie a quest'ultimo è possibile, servendosi di un unico manometro, leggere diversi punti di pressione.

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